mercoledì 30 novembre 2016

Curiosità tiburtine. L'autobus a tre piani...

a cura di

Andrea Terenzi

Gli spostamenti dei pendolari, dei turisti e delle merci tra Roma e Tivoli, agli inizi del secolo, vedevano protagonista la linea del Tramway. 

Gestita dalla Societè Anonime de tramways et chemins de fer èconomiques  capitale straniero, la linea del Tramway non era ben vista dal regime fascista che, attraverso il Ministro per le Comunicazioni Costanzo Ciano, la riscattò versando alla Società Belga ben 850.000 Lire. 

La Linea del Tramway andò quindi in declino e fu sostituita, almeno per quanto riguarda gli spostamenti dei pendolari e dei turisti, da autobus di linea. 


Porzione di biglietto  - Fermate dell'autobus 


Il trasporto passeggeri su gomma se da un lato evitava i problemi legati alla mancata modernizzazione delle linee del tramway dall'altro presentava il non indifferente problema della capienza : quella media degli autobus non era nemmeno lontanamente paragonabile a quella delle carrozze del trenino a vapore. 

Fu così che fecero la loro comparsa lungo la linea Roma-Tivoli gli unici due prototipi di un
autobus singolare : il cosiddetto "autoalveare" un autobus a più piani che nelle intenzioni dei progettisti avrebbe dovuto rispondere con efficacia alla richiesta di mezzi di maggiore capienza.

I "Duplex" erano autobus ad ambiente unico distinti però in distinti compartimenti : vi era una "prima" ed una "seconda" classe e gli ambienti erano anche distinti tra "fumatori" e "non fumatori"... purtroppo questi due prototipi non ebbero il successo sperato e se ne perse traccia intorno agli anni '40... 

Non mancano testimonianze video di questi "giganti" lungo la Tiburtina... 


La curiosità 

In un giornale del 1935, la presenza di questi autobus sulla linea Roma-Tivoli fa da sfondo ad un fantasioso racconto, in cui il giornalista immagina un viaggio nientemeno che dell'Imperatore Adriano su uno di questi automezzi : 



"con la sua brava tessera in regola, l'Imperatore Adriano si è recato alla sua villa presso Tivoli (...) si è servito del grande comodo autobus a tre piani che fa servizio sulla bella via contrassegnata all'inizio ora come allora da un cippo marmoreo col fascio littorio (...) seduto al centro del sedile posteriore più alto - in quella parte dell'autobus che somigli a un cassero di poppa - l'imperatore ha osservato i viaggiatori che, allineati nelle file sovrapposte, lungo il corridoio ristretto, gli han richiamato alla mente i remiges delle antiche triremi"