domenica 20 maggio 2018

Personaggi della storia di Tivoli

Tito Silvani 

a cura di Saluti da Tivoli



"De coccia mea sò scritti 'sti sonetti... senza la scòla de maestri adatti... senza poeta che me l'ha coretti" : in questi pochi versi trapela tutto l'orgoglio del poeta Tito Silvani (1870-1954) per l'essere stato un autodidatta della poesia dialettale tiburtina.



Nato nel 1870 a Tivoli, contemporaneo di Evaristo Petrocchi, un altro grande personaggio storico della nostra città, date le umili condizioni della famiglia di origine, non ebbe la possibilità di studiare. Iniziò da giovanissimo a lavorare ed imparò il mestiere di calzolaio. 

In infanzia, ebbe l'occasione di conoscere  Franz Liszt durante i soggiorni del noto musicista ospite del Cardinale di Holenhole presso la Villa d'Este.

Liszt era solito recarsi, la mattina molto presto, nella chiesa di S.Francesco : il giovanissimo Tito Silvani portava dalla sagrestia una sediola in un angolo dove il musicista soleva appartarsi e ne riceveva in cambio 1 baiocco. Fu, probabilmente, da questa esperienza giovanile che il Silvani si avvicinò al mondo della musica e ne rimase affascinato tanto che si adoperò perchè il figlio Cleoto frequentasse l'Accademia di Santa Cecilia a Roma.

Nelle sue poesie, in dialetto tiburtino, Tito Silvani descrive la città ed i suoi personaggi : è questa la caratteristica principale della sua produzione letteraria. Egli si sofferma spesso nei suoi versi a descrivere momenti della vita cittadina, luoghi, personaggi pubblici atteggiamenti, stravaganze o modi di fare dei suoi concittadini da cui gli appassionati ancor oggi possono attingere notizie e dettagli dell'atmosfera popolare della Tivoli che non c'è più... 



Nel video Italo Nonne illustra le poesie di Tito Silvani 
soffermandosi su quelli che definisce "gli sfrizzoli di Tito Silvani" 
ovvero descrizioni scherzose delle donne e degli uomini di Tivoli e non solo...