"Pillole di Curiosità" : una serie di brevi video dedicati a storie, curiosità ed aneddoti della città di Tivoli e del suo circondario.
I video possono essere visualizzati, oltre che su questo blog, sul TG di Teletibur in onda tutti i giorni alle 19:30 e 23:00 sul canale 119 del digitale terrestre.
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Il Tempio della Tosse
Lungo Via degli Orti, a breve di stanza dal Santuario di Ercole Vincitore, si trova una costruzione a base circolare comunemente indicata come "Tempio della Tosse".
Sulla
destinazione originale della costruzione esistono varie ipotesi.
Non
è ancora ben chiaro se si trattasse originariamente di un tempio, di un ninfeo,
di un sepolcro, di una porzione di un’antica villa poi non costruita, oppure di
un monumento commemorativo dei lavori sull’antica tiburtina.
E’
certo che, nel periodo medioevale, fu destinato a luogo di culto con il nome di
Santa Maria del Passo o di Porta Scura.
Attualmente
non accessibile, ci auguriamo che venga riconsegnato alla fruizione di quanti
amano le antichità tiburtine.
Nella
sua opera “Viaggio a Tivoli antichissima città latino-sabina fatto nel 1825”,
Filippo Alessandro Sebastiani riferisce che : “il proprietario di questo
Tempio, Stefano Senese, mi ha detto che il volgo lo chiama il tempio della
tosse, perché la Madonna antichissima, che è dipinta nell’abside a libeccio, ha
la bocca aperta. Difatti ha una deforme apertura di bocca, come leggiamo delle
pitture di Buonamico di Cristofano, conosciuto sotto il nome di Buffalmacco, e
di Bruno di Giovanni suo compagno nel secolo XIV. Sarebbe mai possibile che da
questa leggerissima circostanza, le femminelle di Tivoli estremamente
materiali, e estremamente religiose nel tempo istesso, avessero ricavato una
tale etimologia? Io che uso attualmente cò Tivolesi, lo trovo ben probabile,
anzi lo darei per certo. A questa Immagine ricorrono per liberarsi dalla Tosse,
e non è punto strano trovarvi accese delle lanterne, e dè torchietti, come
all’altra Immagine pure antica della Vergine fuori porta S.Giovanni ricorrono
per la Febbre, chiamata perciò anch’essa Madonna della Febbre.”