Il libro che prende origine dal soggiorno dell'autore, Filippo Alessandro Sebastiani, nella città di Tivoli rappresenta, ancor oggi. una delle fonti più significative relative alla Tivoli ottocentesca.
Così scrive l'autore :
"io ho cercato di narrare e di descrivere sopratutto per li dipintori e pegli artisti, e per coloro insomma i quali si piacciono di quelle campestri dipintori, che ora muovono l'animo soavemente, ed ora lo agitano, e l'ingrandiscono; ma non ho poi trascurato quanto v'ha di antico per appagare le dotte ricerche dell'antiquario, mio sono studiato a dar qualche cenno, non dirò a soddisfare, ma a solleticare anche vieppiù l'appetito del naturalista in ciò che riguarda la mineralogia, la geologia, la flora ed ho voluto, anche servire al biografo, al letterato, al geografo dando loro un sunto della storia, degli usi e dei costumi e del carattere de' tivolesi non che de prodotti e del commercio loro colla vicina metropoli."
L'opera è arricchita da stampe con scorci e monumenti della città.
Così scrive l'autore :
"io ho cercato di narrare e di descrivere sopratutto per li dipintori e pegli artisti, e per coloro insomma i quali si piacciono di quelle campestri dipintori, che ora muovono l'animo soavemente, ed ora lo agitano, e l'ingrandiscono; ma non ho poi trascurato quanto v'ha di antico per appagare le dotte ricerche dell'antiquario, mio sono studiato a dar qualche cenno, non dirò a soddisfare, ma a solleticare anche vieppiù l'appetito del naturalista in ciò che riguarda la mineralogia, la geologia, la flora ed ho voluto, anche servire al biografo, al letterato, al geografo dando loro un sunto della storia, degli usi e dei costumi e del carattere de' tivolesi non che de prodotti e del commercio loro colla vicina metropoli."
L'opera è arricchita da stampe con scorci e monumenti della città.