La chiesa venne costruita intorno al secolo X, a tre navate sorrette da colonne marmoree; un elegante ciborio parimenti di marmo ne adornava il presbiterio, numerose pitture medioevali ne ricoprivano le pareti. Fu oggetto di un profondo restauro nel principio del secolo XVIII che la modificò profondamente. Scomparvero le due navate minori per cedere lo spazio all’attigua casa parrocchiale; gli affreschi furono distrutti e solo ne avanzò qualche mutile frammento in un piccolo andito a destra dell’entrata e sulle pareti dell'abside. Le belle colonne antiche vennero internate nel muro delle nuove pareti o vendute ; il grazioso campanile romanico venne anch’esso disfatto. Solo superstite fra tanta furia demolitrice e rinnovatrice rimase il grande affresco dell’abside. E' in esso rappresentata la figura di Gesù circondato dalle nubi; ai suoi piedi scorrono le acque purificatrici del Giordano. Ai lati del Salvatore stanno le grandiose figure degli apostoli Paolo e Pietro, quest’ultimo in atto di ricevere un volume da Cristo. Completano la decorazione dell’abside la mistica palma sorreggente la fenice immortale ed in alto al sommo del catino la possente mano divina in atto di porgere al Salvatore la corona.
(fonte : Attilio Rossi, Tivoli, Istituto Italiano di Arti Grafiche, Milano, 1909)
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