venerdì 18 gennaio 2019

Dintorni di Tivoli | Alcune curiosità sul Santuario della Mentorella

"L
'antico santuario di Santa Maria in Vulturella sorge sul Monte Guadagnolo a circa 1200 metri sul livello del mare in prossimità di una vertiginosa rupe che si apre in questa porzione della catena degli Appennini sulla Valle del Giovenzano.


Il Santuario della Mentorella

Secondo la tradizione, la chiesa del Santuario fu edificata dall'Imperatore Costantino nel luogo dove S.Eustachio ebbe la visione di un cervo che mostrava una croce tra le corna. Si narra che un cavaliere dell'esercito romano di nome Placido stesse facendo una battuta di caccia in quei luoghi quando, in prossimità della rupe, gli comparve un cervo e la voce di Cristo gli disse che era venuto per salvarlo : Placido si convertì al cristianesimo fu perseguitato e martirizzato assieme ai componenti della sua famiglia ed è noto ai cristiani come S.Eustachio. 

Santuario della Mentorella - L'Altare Maggiore

Sulle origini del nome "mentorella" esistono varie ipotesi. Fino all'XI secolo il luogo veniva indicato con alcune piccole varianti Vulturella, Voltorella, Bulturella, Boltorella. Nel XII secolo queste denominazioni vanno via via scomparendo per lasciare il posto alla denominazione Vultvillia : nome che secondo alcuni storici sarebbe da ricondurre ad un nobile personaggio della corte di Totila, il conte Vult, che ritiratosi in questi luoghi ed abbandonata la religione pagana costruì una dimora che si chiamò Vultuilla. Il Cascioli ipotizzò che la stessa chiesa fosse stata eretta da questo stesso conte Vult. Secondo il Gori il nome "mentorella" sarebbe derivato dal termine "monterello" in uso presso gli abitanti di quei luoghi.

Santuario della Mentorella - Parti di un altare ligneo

Il luogo è legato oltre che a S.Eustachio anche a S.Benedetto e S. Gregorio. Alle spalle della chiesa si trova, infatti, una grotta che si dice sia stata eremo per S.Eustachio e, più tardi, per S.Benedetto. Il Gori riporta un'antica leggenda secondo la quale esisteva anticamente anche un'altra grotta nei pressi del monastero : in essa dimorava un feroce drago che arrecava grandi danni alla popolazione e allo stesso monastero. Fu così che un frate indossata una pesante corazza affrontò il drago riuscendo a sconfiggerlo ma tale fu l'impeto della lotta che rimasto investito dall'alito funesto della bestia morì anche lui insieme all'animale.

Sulla rupe, poco distante dalla grotta di S. Benedetto, si erge una piccola cappellina dedicata a S.Eustachio cui si arriva percorrendo una scala di 74 gradini : indicata come "scala santa" che fu realizzata nel XVII secolo. La piccola cappellina sorge sul luogo dove si ritiene che S.Eustachio ricevette la visione del cervo con la croce.

Santuario della Mentorella - La Scala Santa


... e per chi volesse approfondire

- Fabio Gori, Viaggio pittorico-antiquario da Roma a Tivoli e Subiaco sino alla famosa grotta di Collepardo, Tipografia delle belle arti, Roma, 1855

- Attilio Rossi, Santa Maria in Vulturella (Tivoli) : ricerche di storia e d'arte, Ermanno Loescher, Roma, 1905