sabato 23 aprile 2022

Saluti da Tivoli | Olevano Romano : Museo Civico d'Arte


Il Museo civico d’Arte di Olevano Romano custodisce un’interessante e ricca collezione composta da oli, acquerelli, disegni, bozzetti, incisioni che l’Associazione Amici del Museo di Olevano (AMO) ha raccolto in circa trent’anni di attività.
Le opere testimoniano la profonda tradizione culturale che, a partire dagli inizi dell’Ottocento, ha posto Olevano Romano al centro dell’interesse di numerosi artisti europei che hanno visitato questi luoghi, affascinati dalla bellezza del paesaggio e dall’autenticità dei costumi e delle tradizioni locali.




L’allestimento museale prevede un’esposizione permanente, in cui spiccano le Vedute romane, una serie di venti incisioni del 1810 dell’artista austriaco J. A. Koch, vissuto a lungo tra Roma e Olevano, e i cui rami originali furono donati al museo dagli eredi nel 1999. La ricchezza della raccolta museale consente di esporre a rotazione anche opere di artisti del Novecento e contemporanei che hanno mantenuto in vita la tradizione del Grand Tour, un fenomeno culturale che, per Olevano Romano, non si è mai interrotto.




Il Museo ha sede in Villa de Pisa che fa parte della Rete delle dimore storiche del Lazio.




Villa de Pisa fu edificata tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta del Novecento da una ricca famiglia ebraica romana, i Bondi, probabilmente come residenza estiva, ed è già registrata nel primo Catasto del 1934. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu requisita dal comando tedesco che ne fece la propria sede. Le sue caratteristiche si allineano alla tradizione dell’architettura residenziale romana dei primi del Novecento e costituisce un esempio interessante di questo genere edilizio poiché conferma l’esportazione di una tendenza di gusto oltre i confini della capitale. A differenza di larga parte dei villini residenziali romani, Villa de Pisa è però quasi del tutto priva di ornamenti e mantiene un’eleganza essenziale e sobria. La villa si articola su due piani, più un seminterrato destinato a magazzino e locale caldaia. Il piano terra è rialzato ed è introdotto da un portico, sovrastato da una torretta e delimitato su due lati da due archi a tutto sesto. Gli ambienti si articolano attorno a un grande salone centrale dotato di camino. Uno scalone in legno conduce al piano superiore dove erano le varie camere, oggi adibite ad ambienti espositivi e disimpegnate da un lungo corridoio. La copertura è a padiglione con capriate in legno, mentre il pavimento presenta il rivestimento originario in graniglia con disegni geometrici a cromie diverse. Il parco presenta una ricca varietà arborea con pini, acacie, querce e robinie.

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(fonte :
Regione Lazio : Rete dei Musei
Regione Lazio : Dimore storiche)