sabato 11 marzo 2017

La Fiera di San Giuseppe e non solo...



Il Viale dei Torrioni - Oggi Viale Trieste
Intorno alla fine dell’ottocento, il commercio della città di Tivoli conosceva un periodo di stagnazione economica. Un gruppo di cittadini riuniti in comitato decise di proporre al Sindaco l’istituzione di una Fiera di merci e animali da svolgersi ogni anno nei giorni 19, 20 e 21 marzo di ogni anno. La proposta fu presentata al sindaco, G. Battista Giannozzi, il giorno 25 Gennaio 1895 e fu accolta dal Consiglio Comunale che deliberò a favore dell’istituzione della Fiera il giorno 2 Febbraio di quello stesso anno. Fu così che la prima edizione della Fiera di San Giuseppe si svolse nei giorni 19, 20 e 21 marzo 1895 a Tivoli nella zona dei torrioni, di prato San Giovanni e lungo la strada che conduceva alla Porta Santa Croce. Le cronache dell’epoca riportano notizie di un grandissimo successo : ci fu la presenza di migliaia di capi di bestiame e di decine di quintali di carni suine nonché una presenza massiccia di commercianti (soprattutto di artigiani) e un notevole afflusso di visitatori. In concomitanza con la Fiera fu promossa una Lotteria : alcuni dei premi furono messi a disposizione da Sua Maestà il Re d’Italia e dall’Imperatore di Germania a testimonianza dell’importanza che rivestiva l’evento organizzato a Tivoli. 

La fiera del ‘300


Andando più indietro nel tempo, è descritta una fiera di merci e bestiame che si teneva a Tivoli annualmente in concomitanza con le festività della natività della Beata Vergine Maria. Intorno alla fine del ‘300 ad opera del cardinale Philippe d’Alençon, grande estimatore delle bellezze della città di Tivoli, fu istituita una indulgenza plenaria per tutti i pellegrini che si fossero recati presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore di Tivoli nel giorno della Natività della Madre di Dio (in modo del tutto analogo a quanto accadeva nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli in Assisi). 
Si racconta che vivesse a Tivoli, nel 1392, una pia donna, devotissima della Madre di Dio, cui apparve un Santo, si dice S. Ludovico, forse Vescovo di Tolosa morto nel 1298, il quale le annunziò di adoperarsi affinché il Santo Padre concedesse una indulgenza plenaria a quanti si fossero recati presso la chiesa di Santa Maria Maggiore in Tivoli nei giorni dell’ottaviario della natività della Vergine Maria. In modo del tutto analogo a quanto accadeva presso “La Porziuncola” di Assisi.  Il Papa Bonifacio IX concesse la sacra indulgenza : si ha testimonianza di tale evento su una iscrizione in latino scolpita sul marmo posto all’interno di un “tempietto” sostenuto da due colonnette che si trova al di sopra della porta in stile gotico della chiesa 

I Tiburtini, lieti di possedere un così ricco tesoro, vollero solennizzare quei giorni con l’istituzione di una fiera : inviarono a Roma il p. Pietro da Ceccano, frate minore, perché fosse concessa dai conservatori della capitale l’istituzione della fiera nell’arco di tutti gli otto giorni coincidenti con l’indulgenza. I pii conservatori concessero quanto chiesto con chirografo datato 21 agosto 1395. Sparsasi la voce della pontificia beneficenza e della fiera per otto giorni continui giunsero a Tivoli un gran numero di pellegrini, attratti dall’indulgenza, ed un enorme numero di mercanti, mossi dal più terreno desiderio di guadagni.

Il testo dell'iscrizione che ricorda l'Indulgenza




La curiosità

Gino Mezzetti nel suo libro dedicato alle origini della Fiera di San Giuseppe riporta questo breve scritto dialettale di un anonimo autore



Fiera di San Giuseppe

Quanta gente pè strada a li teruni!
Sedie, portrone, scarpi e bancarelle
Piene de frutta secche e mosciarelle…
Largu se fa la folla un po’ a spintuni
Cerchenno de comprà le cose belle
Mentre tre o quattro rocchi capelluni
Co tantu de basette e de baffuni
Se fannu brutti scherzi sottopelle.
Tutta la gente ride, se diverte, fa più caciara e tanta confusione;
chè le saccocce se so mpò più aperte pè San Giuseppe ch'è na tradizione
                

Possiamo conlcudere dicendo che certamente, Tivoli ha una lunga tradizione in tema di "fiere di merci e bestiame" : oltre a quelle che si svolgevano in epoca medioevale... in tempi più vicini ai nostri non si può dimenticare la Fiera di Santa Sinforosa... ma questa è un'altra storia...


Per chi volesse approfondire

Bibliografia

- Sante Viola, Storia di Tivoli, Roma, 1819 
- Stanislao Melchiorri, Memorie Storiche del culto e della venerazione dell'Immagine di Maria Santissima,  Roma, 1864
- Gino Mezzetti, Breve storia delle fiere a Tivoli, Tivoli, 1966